martedì 12 settembre 2017

Superman/Supergirl/Superboy: H'EL SULLA TERRA (gennaio-aprile 2013) - Recensione

Superman #15 Ed. RW Lion, Luglio 2013
Dopo la run di Gerge Pèrez e quella di Keith Giffen e Dan Jurgens, arriva H'El on Heart, il primo cross-over del New 52 dedicato a Superman e agli altri elementi della Super-family, Supergirl e Superboy.
Da gennaio ad aprile 2013 (luglio-ottobre in Italia nell'edizione RW Lion) un team di scrittori e artisti ha collaborato per la realizzazione di questo story-arc che ha coinvolto le testate di Superman, su cui hanno lavorato Scott Lobdell e Kenneth Rocafort; Supergirl, con la premiata ditta Mike Johnson/Mahmud Asrar cui si sono affiancati Marc Deering, Scott Hanna e Dave McCaig; e Superboy, testata legata ai Teen Titans e su cui hanno lavorato Tom De Falco come writer, e un vasto team di artisti come R.B. Silva, Rob Lean, Ron Frenz, Roger Robinson, Iban Coello, Amilcar Pinna.

Il Superman versione New 52, per quanto abbia già accumulato un certo bagaglio di esperienze, sta ancora conoscendo il mondo che lo circonda. Le relazioni con sua cugina Kara, alias Supergirl, non sono ancora delineate. Kal è perfettamente integrato sulla Terra, il suo pianeta adottivo cui è giunto quando era ancora in fasce; Kara, al contrario, giunta da adulta, si sente un'estranea e vive la sua permanenza sulla Terra come una costrizione, si sente aliena in un mondo alieno.
Superboy ancora nemmeno lo conosce, e i due avranno modo di fare conoscenza proprio nel corso di questa saga che servirà, tra l'altro, proprio ad approfondire la psicologia e le relazioni tra i tre Super dell'era New 52.

Scopriamo così che tutti loro sono stati finora osservati da H'El, un kryptoniano potentissimo, apparentemente più di Superman, giunto sulla Terra viaggiando nel tempo. Era stato inviato da Jor-El, padre di Kal-El, nella speranza che, viaggiando nel tempo, potesse trovare una soluzione alla distruzione di Krypton.
Ma qualcosa nel viaggio va male e H'El giunge sulla Terra. Qui è determinato ad "arruolare" i due cugini kriptoniani e, insieme a loro, tornare su Krypton e salvare il pianeta.
Superman non crede al racconto di H'El, non crede alla sua buona fede e gli nega immediatamente non solo il proprio appoggio, ma anche la propria amicizia.
Molto diversa è la reazione di Supergirl, che vuole credere alle parole di H'El, si lascia manipolare da lui (e lui se ne innamorerà), ed è disposta a tutto pur di rivedere i suoi cari e il suo amato pianeta. Però H'El, carpita la buona fede di Kara, ha omesso di dire che il viaggio ha un costo in termini energetici, e può avvenire solo a spese della Terra e dell'intero sistema solare.
Superboy invece, per metà kriptoniano, per metà terrestre, è visto da H'El come un abominio genetico da eliminare. Kon-El (che in kriptoniano significa appunto abominio) avrà modo di scoprire in Superman una figura di riferimento, degna di fiducia e al fianco di cui combattere.
H'El è davvero molto potente. Sconfigge facilmente Superboy, si dimostra superiore persino a Superman, al punto da estrometterlo dalla Fortezza della Solitudine e impadronirsene totalmente. Tra gli altri poteri, ha la capacità di manipolare e modificare la realtà che lo circonda, e di teletrasportare istantaneamente anche a grandi distanze oggetti e persone. Ci vorrà la Justice League a dar man forte a Supes per provare a tenergli testa.


H'El sulla Terra introduce nel panorama DC un nuovo villain dai poteri sterminati. Il soggetto è sicuramente valido, la sceneggiatura buona, ben orchestrata, con i tempi giusti, ben reso l'antagonismo tra Superman e H'El, cattivo ben caratterizzato, così come bene sviluppata è la psicologia di tutti i protagonisti con la grande "S". La saggezza, l'affidabilità, la generosità e la determinazione di Superman; l'ingenuità, il senso di smarrimento, la fragilità e al contempo la forza di Kara. Le paure, la rabbia, i tormenti adolescenziali e il turbinio di pensieri ed emozioni del giovane Superboy, che deve fare i conti con l'anomalia della propria natura.
È sottolineato e messo subito in chiaro il profondo legame che c'è tra Superman e la Terra; la differenza tra l'umanità e la rettitudine di Kal e Kara, ma anche di Kon, e invece il cinismo, la freddezza e lo spietato calcolo di H'El. Pur di non mettere a rischio l'esistenza della Terra, non hanno dubbi nel rinunciare all'unica possibilità di tornare su Krypton. Anche di fronte alla prospettiva che dopo tutto tornerebbe "normale", che in fondo si tratterebbe solo di portare indietro le lancette del tempo, che sì, la Terra sarebbe distrutta ma dopo, tornati indietro, sarebbe ripristinata così come tutto il piano della realtà, i tre kryptoniani terrestri non hanno la minima esitazione nel bollare come folle il piano di H'El e non hanno il minimo dubbio scegliendo di salvare la Terra e impedire la distruzione e la morte di miliardi di vite umane.
La vita, umana e non umana, per loro, non è un solo un algoritmo, non è un numero con il quale giocare. Per i nostri eroi l'esistenza di tutte le vite è sacra, qui e ora.
Sta tutta qua la differenza tra i viaggi temporali e gli interventi sulla realtà, per esempio, della Legione dei Supereroi e quello che invece vuole fare H'El, che dimostra fondamentale disprezzo della vita umana, solo perché la considera inferiore.
Validi contenuti pertanto, con un'anima e un'idea forte di fondo: il machiavellismo, ciò che sembrerebbe giustificabile per raggiungere un fine, non è sempre giusto, non va accettato se comporta qualcosa di eticamente inaccettabile.
Finale aperto, che lascia possibilità di sviluppi interessanti, con H'El che alla fine, pur sconfitto, viaggia in qualche modo nel tempo e viene ritrovato esanime da un giovane Jor-El su Krypton.

Graficamente tutti gli artisti coinvolti, disegnatori e coloristi, fanno un ottimo lavoro, su tutte e tre le testate, con stili diversi ma imprimendo e rendendo sempre il mood e lo spessore drammatico della storia. Ben reso H'El nella sua etericità di essere quasi extra-dimensionale, al di fuori del tempo e dello spazio; molto godibile visivamente lo scontro tra Flash e Supergirl su Supergirl #16 realizzato da Mahmud Asrar e colorato da Dave McCaig.
Superman #18 Ed. RW Lion, Ottobre 2013

Una storia valida che introduce un nuovo, potentissimo, villain che, se usato bene, potrà fornire spunti per storie future decisamente interessanti.



Titolo: H'El Sulla Terra (H'El On Earth)
Pubblicazione originale: DC Comics, gennaio-aprile 2013
Edizione italiana: Superman ## 15-18 RW Lion
Pubblicazione in Italia: Luglio-Ottobre 2013
Autori: Scott Lobdell, Mike Johnson, Tom DeFalco
Art: Kenneth Rocafort, Mahmud Asrar, R.B. Silva, Rob Lean, Ron Frenz, Roger Robinson, Iban Coello, Amilcar Pinna, Marc Deering, Scott Hanna, Dave McCaig

Voto: 6,5

sabato 9 settembre 2017

BATMAN: MORTE DELLA FAMIGLIA - di Scott Snyder e Greg Capullo (dicembre 2012-aprile 2013). Recensione.

Batman #14 Ed. RW Lion, Giugno 2013
Titolo: Batman: Morte della famiglia
Pubblicazione originale: DC Comics, dicembre 2012 - aprile 2013
Edizione italiana: Batman ## 14-18 RW Lion
Pubblicazione in Italia: Giugno-Ottobre 2013
Autore: Scott Snyder
Disegni e cover: Greg Capullo

Voto: 6,5

Reduci dal successo de La corte dei Gufi (Batman #1-11), Scott Snyder e Greg Capullo si cimentano nel secondo story arc della loro run su Batman: Morte della famiglia. Come quello precedente, anche questo arco narrativo ha interessato tutte le testate legate al Cavaliere Oscuro e ha visto coinvolti tutti i suoi storici alleati: Nightwing, Robin, Red Robin, Red Hood, Batgirl, oltre a Jim Gordon e Alfred.

Dopo una fugace quanto raccapricciante apparizione in Detective Comics #1 (ad opera di Tony S. Daniel), quando si faceva letteralmente (e inspiegabilmente?) asportare il volto da Dollmaker, torna il Joker, e pare intenzionato a combinarla davvero grossa.

Decide infatti di colpire gli alleati di Batman, li mette sotto e li rapisce, coinvolgendo tutti gli altri pezzi da 90 del crimine di Gotham (da Pinguino all'Enigmista, da Due Facce a Spaventapasseri) con lo scopo di spezzare il Cavaliere Oscuro nella psiche, colpendolo negli affetti più cari e facendo rivivere in lui gli incubi della perdita di Jason Todd e del trauma subito da Barbara Gordon durante The Killing Joke.

Il fulcro, la domanda attorno alla quale, fondamentalmente, ruota tutta la storia è: Joker sa chi è Batman? Conosce la vera identità sua e dei suoi sodali? È una domanda che aleggia per tutto il tempo, ricevendo ora conferme ora smentite nel corso dello svolgersi della trama.

Non è una storia che lascia un segno tangibile nella continuity, non avviene fondamentalmente nulla di "storico", la morte rimane solo nel titolo e, un po' forzatamente, in senso metaforico come rottura delle relazioni tra Batman e i suoi fedelissimi, ma non si traduce in alcun decesso "sul campo". È invece una storia che scandaglia le maglie del rapporto interpersonale tra Joker e Batman, che vuole dire qualcosa in più sul rapporto che lega i due, su come, alla fine, siano due attori che recitano nello stesso "gioco delle parti", scivolando un po', d'altra parte, nel cliché ormai abusato "hanno bisogno l'uno dell'altro", scivolone in parte superato col tentativo di dimostrare che in realtà è Joker ad avere bisogno di Batman, e non il contrario, al punto da non essere realmente interessato alla vera identità del Cavaliere Oscuro e non volerla neanche conoscere.

È davvero difficile distinguere Morte della famiglia da una storia ordinaria, di routine, senza un vero colpo d'ala che la sollevi e le conferisca gradi di nobiltà o memorabilità. Tutto alla fine si gioca in poche vignette conclusive, e il succo viene fuori quando Bruce racconta ad Alfred un retroscena inedito che lo ha visto faccia a faccia col Joker.

Il ritmo della storia è buono e non mancano i momenti di suspense e di pathos. La sceneggiatura è di ottima fattura, perfettamente tessuta, coniugata e resa palpabile dagli ottimi disegni, spesso strepitosi, di un sempre puntuale Greg Capullo.

A voler trovare qualche difetto, ancora una volta le storie di Snyder denunciano qualche debolezza dal punto di vista del soggetto. Il presunto "grande segreto" che Batman avrebbe tenuto nascosto ai suoi alleati alla fine non si rivela poi così importante; la "rottura" tra Batman e i suoi amici, Dick Grayson in primis, pare decisamente forzata e senza ragioni veramente plausibili. Sicuramente non tali da determinare una "morte" della famiglia batmaniana.



Batman #15 Ed. RW Lion, Luglio 2013
Racconto godibile, pertanto, non imperdibile, onesto e valido come arco narrativo da serie regolare, anche se, con ogni probabilità, non è una storia che lascerà il segno nella mitologia del Cavaliere Oscuro.