martedì 12 gennaio 2016

Neogenesi (Le Storie n. 39 - di Carlo Ambrosini e Giulio Camagni - Sergio Bonelli Editore)

«...dal punto di vista del pianeta, l'Homo Sapiens è stato un errore evolutivo. Per un disgraziato caso, lo sviluppo ipertrofico della corteccia cerebrale gli ha consentito di diventare troppo pensante, troppo autoreferenziale e quindi di produrre disarmonie...»
Nella letteratura a fumetti e nel fantasy in generale, sono molteplici i riferimenti a una ulteriore evoluzione della specie umana, al salto di qualità verso qualcosa di superiore all'Homo sapiens sapiens. Basti pensare, per esempio, al fattore X degli X-Men e all'Homo Sapiens Superior.

In Neogenesi, n. 39 de Le Storie Bonelli, Carlo Ambrosini immagina invece il fenomeno opposto: la comparsa di uomini "regrediti", dall'intelligenza inferiore a quella dei primati più evoluti, e che rispondono solo ai più basilari istinti primari. Né buoni, né cattivi. Semplicemente privi del fattore umano, di quella luce che permette di distinguere lo sguardo di una persona da quello di un qualsiasi animale in natura. Quale sia la causa di questa regressione, chiamata "renitenza del fattore HHS" (che sta per Homo sapies sapiens) e che pare dilagante e destinata a portare alla scomparsa dell'Homo Sapiens, non si sa. Potrebbe trattarsi di un virus, oppure semplicemente di una mutazione spontanea. La natura che decide di sbarazzarsi del suo esemplare più evoluto. 

La premessa e lo spunto sono indubbiamente molto stimolanti e interessanti. Ambrosini mette al centro della storia le due anime con cui l'umanità si pone di fronte al problema. Da una parte la scienza, quella vera, la ragione, con il professor Manuel Morbe, il suo collaboratore Austin, personaggio che sembra uscito graficamente dall'antica Roma, e la fidanzata Lauren, rappresentanti di quella parte della comunità scientifica che si rende conto di come sia in atto un processo inevitabile, un azzeramento dell'evoluzione da assecondare e cui seguirà, forse, una rinascita o, appunto, una "neogenesi". E, dall'altra parte, l'atteggiamento violento e repressivo della politica e dei militari, in particolare il sadico accanimento del colonnello Bresinsky a capo dell'IAEC, l'agenzia internazionale per il controllo epidemico.

La storia, dal buon ritmo, coinvolgente e stuzzicante dall'inizio alla fine, offre diverse chiavi di lettura. Una più diretta e immediata, ma limitata e riduttiva, cioè la semplice narrazione di un'umanità colpita da una terribile catastrofe, cui è evidentemente destinata a soccombere. Ma da questa possono partire diversi spunti di riflessione. Per esempio, è evidente come la innocente brutalità degli esseri umani considdetti "regrediti" sia nulla confronto alla brutalità disumana e consapevole di cui può essere capace la società civile. Altro approccio alla lettura è il tema della diversità e dell'accettazione del diverso da parte del contesto sociale. Il dramma di una famiglia in cui sia presente un soggetto considerato "malato", "indesiderato" o "sconveniente". La costante contrapposizione tra umanità, nel senso più intimo e positivo del termine, e disumanità, nelle sue più insospettabili sfaccettature. E poi la riflessione di tipo ecologista/evoluzionista: l'intelligenza umana è davvero così evoluta? Se lo fosse, non avrebbe instaurato un rapporto migliore e meno cruento con il pianeta e i suoi delicati equilibri? E con i suoi stessi simili?

Giulio Camagni, ai disegni, dimostra una certa versatilità e la capacità di rendere, con cambi improvvisi di tratto, le diverse situazioni e i diversi stati d'animo dei personaggi. Tuttavia le tavole sono a griglie molto regolari e ripetitive, quasi sempre a 5 o 6 vignette per pagina, e sicuramente la storia avrebbe giovato molto di una maggiore libertà con qualche tavola a tutta pagina e fuori dalla rigidità delle griglie.
Molto bella la copertina di Aldo Di Gennaro, anche se solo metaforicamente attinente con quello che poi avviene all'interno dell'albo.

In conclusione, una storia che, pur mantenendo un profilo basso e senza fare i fuochi d'artificio potenzialmente contenuti nelle premesse, rimane senza dubbio interessante, con un finale molto filosofico in cui l'umanità diventa qualcosa di "etereo", un'idea platonica capace di creare e ricreare a proprio piacimento una realtà terrena e una natura umana che mantiene tutte le caratteristiche che la contraddistinguono ma che è riuscita a trascendere i limiti dello spazio e del tempo.

Lettura consigliata agli amanti del genere, cui piace dare spazio alla fantasia e soprattutto riflettere. 


«Ma c'è una contraddizione:...se fosse stato sufficientemente pensante, non saremmo arrivati sin qui... Le disarmonie sono errori, un'infinità di errori, soprattutto nell'ultimo secolo... siamo arrivati al collasso»

Titolo: Neogenesi
Collana: Le Storie, n. 39
Sergio Bonelli Editore
Uscita: Dicembre 2015
Autore: Carlo Ambrosini
Disegni: Giulio Camagni
Copertina: Aldo Di Gennaro
Formato: cm 16x21; brossura
Bianco e Nero; 114 pagine; € 3,80